Il processo d’invecchiamento è un fenomeno fisiologico graduale, ma inevitabile, che può essere considerato come una sorta di allenamento: il nostro stile di vita, l’alimentazione e la gestione dello stress sono fattori cruciali da considerare per poter invecchiare al meglio. Con l’avanzare dell’età alcune funzioni fisiologiche possono manifestare segni di affaticamento, creando disagio, soprattutto quando il problema tocca gli organi di senso deputati alla vista e all’udito.
L’orecchio è la struttura che si occupa di percepire i suoni ed elaborarli in segnali informativi verso il sistema nervoso. Si parla dunque di presbiacusia quando le capacità uditive si riducono a causa dell’età. Si tratta di un fenomeno bilaterale, ossia che colpisce entrambe le orecchie in modo simmetrico ed inizia con l’incapacità di percepire le frequenze superiori a 4000Hz. Dopo i 65 anni sono le frequenze tipiche del linguaggio a non essere più udite distintamente, impedendo quindi l’interazione sociale.
Il paziente che ne soffre manifesta difficoltà nel percepire suoni molto distanti o molto acuti e nel differenziare le voci all’interno di un contesto affollato o rumoroso. Si sente dunque isolato dalle conversazioni ed incapace di relazionarsi con gli altri. Quando non ci sono altri eventi concomitanti quali patologie piuttosto che traumi a carico del timpano o delle strutture interne dell’orecchio, la causa è da ricercarsi nell’invecchiamento delle cellule uditive. In passato questo fenomeno patologico aveva poche possibilità di risoluzione, oggi invece è possibile affrontare il problema da più lati per poterlo contenere e risolvere. Esistono infatti moltissimi integratori a base di antiossidanti utili per preservare e prolungare la salute dell’orecchio, inoltre si può ricorrere all’utilizzo di apparecchi acustici talmente piccoli da passare inosservati, che permettono di recuperare parte delle capacità perdute, rendendo semplice la distinzione di suoni e voci anche in presenza di rumori di fondo.
Dott.ssa Lisa Dal Pozzo - Farmacista