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Prevenire, anche in vacanza!

Con l’arrivo dell’estate bambini ed adolescenti trascorrono molto tempo fuori casa, le gite al mare o in montagna sono più frequenti e il tempo, passato all’aperto con i coetanei a giocare, permette di ritrovare quella normalità persa a causa dell’emergenza sanitaria. Poter godere maggiormente della natura è un vero dono per la salute: il sole stimola la vitamina D, aiuta a ritrovare il buon umore e rende più piacevoli i momenti di aggregazione.

Indubbiamente una stagione benefica quella estiva, ma che porta con sé anche dei rischi. È risaputo che un’eccessiva esposizione solare determina la comparsa di eritemi e danni alla cute: i soggetti di carnagione chiara, i bambini e i lattanti sono le categorie di pazienti più a rischio. La protezione solare, meglio se resistente all’acqua a prova di mare o piscina, è fondamentale per accompagnare i ragazzi nelle loro giornate. È opportuno applicarla più volte al giorno soprattutto a causa della traspirazione aumentata ed i frequenti bagni, utilizzare una formulazione senza profumo ipoallergenica per i più piccini e per i soggetti allergici, evitare di stazionare troppo a lungo nelle ore di maggiore luminosità ed accompagnare lo schermo solare con cappellino e occhiali, in quanto frequenti sono i casi di disturbi da eccessiva permanenza al sole nei bambini. Le ore più calde aumentano il rischio di incorrere in colpi di calore, situazione nella quale l’organismo verifica un aumento della temperatura corporea, perché incapace di scaricare adeguatamente con la sudorazione il calore in eccesso. Si possono manifestare febbre, vertigini, debolezza e abbassamento della pressione. In questo caso è necessario spostare il paziente in un ambiente fresco, tamponando i polsi con un panno umido e, in caso di svenimenti, è bene distenderlo con le gambe leggermente alzate e monitorare la pressione.

Sia che la vacanza si svolga in montagna o al mare, è fondamentale seguire un’alimentazione facilmente digeribile e quanto più simile a quella abituale: la stagione incrementa il desiderio di gelati e bibite fredde troppo spesso ricche di coloranti e zuccheri.

Le attività all’esterno aumentano la sudorazione, facendo perdere molti sali minerali e vitamine: le bevande ghiacciate danno una sensazione di benessere immediato, ma possono
essere altamente deleterie per i più giovani. È bene sempre preferire un abbondante consumo di acqua a temperatura ambiente accompagnata da molta frutta e verdura, alimenti ricchi di vitamine, che supportano il maggior fabbisogno energetico. Se tale approccio non fosse sufficiente, è possibile ricorrere ad integratori salini specifici per la fascia d’età da trattare, da utilizzare per brevi periodi di tempo e dopo aver sentito il parere del medico.

Un altro aspetto da tenere in considerazione sono gli insetti volanti, capaci di tormentare di notte e di giorno. Anche in questo caso la prevenzione è fondamentale: nei bambini più piccoli e nei lattanti è possibile ricorrere a spray a base di repellenti naturali ed a cerotti adesivi a base di Citronella applicabili sul passeggino, ma mai in prossimità del volto. A danno fatto, le punture possono essere trattate con creme naturali a base di Cardiospermo, una pianta nota, perché i suoi fitocomplessi possiedono un effetto cortison-like o di Calendula, cicatrizzante, lenitiva ed antiarrossante. Quando il paziente manifesta forte prurito, rossore e gonfiore, è bene intervenire con creme antistaminiche o cortisoniche per placare il discomfort locale, nei casi più gravi è probabile dover ricorrere a farmaci per bocca, per cui, in presenza di sensibilità alle punture d’insetto o di grave reazione avversa, è necessario contattare tempestivamente il punto medico più vicino.
L’acqua di mare è un toccasana per le patologie cutanee, ma in alcune aree dell’Italia la probabilità di impattare contro una medusa è molto alta. È utile avere sempre con sé uno stick a base di ammoniaca, ricordare di non bagnare la ferita con acqua dolce, perché aumenterebbe la diffusione del veleno e non esporsi al sole.

Le vacanze determinano, indubbiamente, un cambio nei ritmi e nello stile di vita, molti adulti e bambini, trovandosi fuori casa, manifestano quella che viene definita la “stipsi del viaggiatore”, ossia una stitichezza occasionale, che, se non risolta, può pregiudicare la buona riuscita del viaggio. In questi casi è bene scegliere una miscela di fermenti lattici adeguata alla fascia d’età: iniziare l’assunzione una settimana prima della partenza e continuarla durante il viaggio. Bere molta acqua permette di supportare adeguatamente la funzione intestinale, in quanto l’intestino ha bisogno di un organismo idratato, al contrario la stipsi sarà tanto più fastidiosa quanto più il soggetto avrà bevuto poca acqua durante l’arco della giornata. Nei pazienti più sensibili al problema un buon integratore di magnesio, assunto prima e durante la trasferta, rappresenta un valido aiuto essendo un minerale utile al benessere intestinale.

Dr.ssa Lisa Dal Pozzo - Farmacista